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Piramide Etrusca di Bomarzo

La Piramide Etrusca o Altare Piramidale di Bomarzo

Località di partenza: Bomarzo

Lunghezza: circa 9 km

Durata: circa 3 ore, escluse soste + circa 1 ora e 20 minuti di auto per raggiungere Bomarzo e tornare a Orvieto (40 minuti andata + 40 minuti ritorno)

Dislivello: 240 m in salita e 240 m in discesa

Grado di difficoltà: Facile (E - Escursionistico)


Descrizione delle difficoltà: Un breve tratto di sentiero scivoloso, fango, rovi


Segnaletica: Assente



 

Emozionante percorso ad anello. Il sentiero si sviluppa all’interno del bosco e con un continuo saliscendi porta dapprima ad una tagliata etrusca (una suggestiva via scavata nel tufo) poi alla Piramide e quindi ad un’abitazione rupestre

 

Vista la Piramide, ci inoltreremo sempre più nel bosco fino a raggiungere l’antico abitato di Santa Cecilia e il fosso Castello ed infine la Torre di Chia detta anche "di Pasolini".

Altre informazioni

Nei pressi di Bomarzo (VT) si trova un’enorme e particolare masso tufaceo (8 m. X 16 m.), adibito a luogo di culto dagli Etruschi del VII secolo A.C.

Viene chiamata “Piramide di Bomarzo”, anche se sarebbe più corretto chiamarlo “altare piramidale”

Da alcuni chiamata anche “sasso del predicatore”, perché ricorda un pulpito.

 

Il masso, scelto come “luogo alto” dalla civiltà dei Rinaldoniani prima e dagli Etruschi poi, è stato scolpito e lavorato fino a ricavare una scalinata di 26 gradini che conducono prima a due altari intermedi affiancati e poi all’altare principale posto in cima.

Completano la struttura altre scalinate secondarie per un totale di circa 50 gradini.

Sono inoltre presenti vari sedili, fori e nicchie e sulla piramide compaiono dei canali che dovevano servire per la raccolta di liquidi.

La zona dove si trova la piramide è denominata “Tacchiolo” e come quella poco distante di “Santa Cecilia” è ricca di reperti ed insediamenti appartenenti al periodo etrusco ma anche protostorico.

Percorrendo i sentieri che si snodano nei boschi circostanti ci si imbatte quindi anche in abitazioni rupestri scavate dentro enormi rocce megalitiche, altari e luoghi di culto, tagliate etrusche ed un cimitero paleocristiano (Santa Cecilia).

 

I percorsi sono certo tortuosi, a volte non segnati e sommersi dalla vegetazione, costellati di continui saliscendi e di passaggi veramente ripidi, a tratti esposti sullo strapiombo che domina la valle del torrente Castello ma… i tesori che nascondo ripagano dagli sforzi necessari per raggiungerli.

L’altare è stato scoperto solo recentemente, nella primavera del 1991. Purtroppo l’archeologia ufficiale non ha ancora effettuato uno studio approfondito su questo insediamento che rimane, di fatto, abbandonato a se stesso.

Poco distante dalla piramide etrusca si trova un bellissimo sentiero che costeggia il Torrente Castello; questo è un ambiente da favola: si passeggia tra ruderi di mulini, vecchi ponti, cascate. 
Immancabile una visita alla Torre di Chia (Torre di Pasolini) anche se è visibile solo dall’esterno.

 

Indispensabili scarponi e bastoncini da trekking. Si consiglia  abbigliamento adeguato alla stagione, borraccia con acqua e spuntini, come cioccolata, barrette o frutta secca.

L’escursione può essere effettuata in ogni condizione meteo.

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